E’ morto ieri al San Filippo Neri di Roma, a seguito di una crisi respiratoria, Arnoldo Foà. Era nato a Roma il 24 gennaio 1916. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 98 anni. I funerali laici sono previsti domani nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. Grande interprete teatrale, Foà ha lavorato anche al cinema, tra gli altri con Pietro Germi, Orson Welles ed Ettore Scola.
Nel 1945, finalmente libero dalle persecuzioni razziali (era di origini ebree, n.d.r.) interpreta per la compagnia dell'Eliseo di Roma La brava gente, di Irwin Shaw. Da lì la sua carriera è sempre più intensa; da Delitto e castigo a Enrico IV. Fa compagnia con Andreina Pagnani (Ma non è una cosa seria), Lea Massari (Due in altalena), Lea Padovani (La stanza degli ospiti).
Ha partecipato ad alcune delle più note produzioni della televisione italiana, in particolare i grandi sceneggiati Rai, tra cui ricordiamo L’isola del tesoro e Il giornalino di Gian Burrasca, con Rita Pavone.
Nel 1994, a 78 anni, in polemica col fisco e con l'Italia, dopo aver venduto tutto, Foà si ritira alle Seychelles. Ma ritorna alcuni anni dopo, in tempo per sposarsi (per la quarta volta, n.d.r.) nel novembre del 2005 a quasi 90 anni con la sua ultima compagna Annamaria Procaccini, poco più che quarantenne.
Regista e doppiatore, ma anche pittore e poeta, Foà ha sempre affiancato alla sua attività artistica un concreto impegno nella vita civile e politica e qualche anno fa il suo nome era stato proposto per la nomina di senatore a vita